Viaggi all’estero per scopi chirurgici

Viaggi all’estero per scopi chirurgiciSecondo quanto segnalato da Pierluigi Amata, direttore del centro di chirurgia plastica e medicina estetica Bioscultura di Roma, in un comunicato diffuso a mezzo stampa, un terzo degli interventi di chirurgia plastica estetica che vengono effettuati all’estero all’interno di pacchetti “low-cost” avrebbe esiti negativi.

In altri termini, più del 30 per cento dei pazienti che – per poter risparmiare sul costo dell’intervento – si rivolgono a strutture estere non riconosciute, tornerebbero in Italia con risultati ben diversi da quelli attesi e, in alcuni casi, con dei pregiudizi molto gravi sulla propria salute.

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