In questo anno horribilis, colpito dalla crisi economica a vario titolo, pressochè in ogni settore dell’economia, sembra essere in controtendenza il settore della chirurgia e della medicina estetica, almeno da noi in Italia.
Da un dato diffuso dalla Asps (American Society for Plastic Surgery) mentre negli USA sono calati di quasi il 10% gli interventi di chirurgia estetica su base annua, in Italia invece nello stesso periodo esaminato c’è stato un aumento per le richieste di questo tipo di interventi e più precisamente nel settore che riguarda la cosiddetta “medicina rigenerativa” quella branca che si occupa in particolare di terapie rigenerative dei tessuti, mediante l’uso di tecniche inerenti le cellule staminali.
Anche da testimonianze di professionisti operanti nel nostro territorio, emerge questa tendenza ad un aumento delle richieste anche del 30% per interventi relativi all’estetica ma con una preferenza verso quelle tecniche che non prevedano cicatrici o sanguinamenti e protesi esterne, ritocchi estetici quindi si, ma ottenuti con metodi il più possibile naturali.
Nessuna crisi quindi per questo settore di eccellenza per il quale in Italia disponiamo di ottime strutture e validi professionisti, ma richieste sempre più orientate verso metodologie meno invasive e naturali.